La nuova SEO: quello che ho capito

SEO (Search Engine Optimization)Negli ultimi anni non si fa che parlare della rivoluzione apportata da Google nel campo della SEO: nuovi algoritmi, lotta allo spam e l'importanza dei contenuti originali sono diventati i principali argomenti di discussione tra gli esperti di settore. Qualcuno dice che la SEO è morta, altri dicono che sarà rimpiazzata dalla SMO (Social Media Optimization), la maggior parte è convinta che la professione del SEO si trasformerà nel tempo ma sicuramente non è destinata a scomparire. Ovviamente non è semplice comprendere a fondo tutte le variabili da cui dipende il posizionamento su Google, ma potrebbe essere utile fare un piccolo riassunto di quanto emerso recentemente.

Nonostante sia diventato il più importante motore di ricerca al mondo, Google negli ultimi tempi non ha dormito sugli allori e qualche anno fa ha deciso che l’algoritmo PageRank stava diventando obsoleto. Le tecniche della SEO erano diventate talmente precise e definite che il pericolo di spam all’interno dei risultati di ricerca era diventato reale. Fu così che vennero implementati alcuni nuovi algoritmi (i più famosi: Panda e Penguin) che affiancano PageRank facendolo diventare solo una delle variabili dell’equazione. Dato che il fenomeno social media era diventato imprescindibile, quest’ultimo sarebbe stato inserito come caratteristica fondamentale della fase di posizionamento. Se all’inizio una buona SEO era incentrata più che altro sulla struttura HTML della pagina e sui link che la stessa aveva in giro per la Rete, oggigiorno la pubblicazione di contenuti originali e la presenza sui social media sono due fattori determinanti. Questo non significa che si possa prescindere dalle tecniche di Link Building (PageRank non è stato poi abbandonato del tutto) ma sicuramente queste non sono più l’unica variabile importante in gioco.

In particolare, quindi, per una buona SEO oggi bisogna lavorare sui seguenti fattori:

  1. 1) HTML: Google consiglia comunque di continuare ad ottimizzare il codice del sito in modo che l’indicizzazione e il posizionamento dello stesso possano essere facilitati. Tale ottimizzazione permette anche di migliorare la user experience e l’usabilità favorendo la navigazione dell’utente.
  2. 2) Contenuti originali: “Content is king” è un concetto che si sta affermando sempre più anche nell’ottimizzazione per i motori di ricerca. Il contenuto è il vero propellente che permetterà ad un sito di diventare popolare. Esso non deve essere solo particolarmente buono ma anche originale, non essere cioè una semplice scopiazzatura. Al giorno d’oggi una buona SEO deve prevedere necessariamente la presenza di un blog aziendale in grado di fornire al sito contenuti sempre freschi ed originali.
  3. 3) Social Media: la presenza aziendale sui social network (Facebook, Twitter, e, soprattutto, Google+) è diventata ormai praticamente obbligatoria. Google oggi ha una particolare attenzione verso quello che succede nelle community e sui social media, tanto che i segnali che arrivano da questi network vengono incrociati con quelli relativi alla popolarità sull’intera Rete, in modo da verificare se questa sia stata “forzata” mediante tecniche estreme di link building. Dei primi cinque fattori che influenzano la SEO, quattro sono legati ai social media e questo la dice lunga sull’importanza che questi network hanno sulla visibilità del sito. Secondo alcuni la SMO è l’erede naturale della SEO, che ormai avrebbe fatto il suo tempo.
  4. 4) Link Bulding: come già affermato, la distribuzione dei link su Internet rimane un fattore importante, quindi i guest post, la diffusione dei comunicati stampa, e, in misura inferiore, l’inclusione nelle directory sono elementi essenziali per una buona SEO. In particolare i guest post sono particolarmente efficaci, ma è assolutamente sconsigliabile affidarsi a quei siti che richiedono denaro a fronte della loro pubblicazione.

Questo, in breve, è ciò che determina una buona SEO al giorno d'oggi. Ovviamente il presente articolo è tutt'altro che esaustivo (esistono centinaia - se non migliaia - di fattori che influenzano il ranking su Google) ma l'intento non era sicuramente quello di scrivere un trattato destinato ai professionisti. Mi auguro però che questo mio piccolo scritto possa essere utile a chi ha deciso di saperne di più sulla SEO e sui fattori che la influenzano.

Image courtesy of pockygallery / FreeDigitalPhotos.net

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