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La nuova era della SEO

SEOQualche anno fa scrivevo un articolo su quello che avevo capito della nuova SEO. Oggi vedo pubblicato su Inc. un bel riassunto di quello che è cambiato nel tempo riguardo all’ottimizzazione per i motori di ricerca. L’articolo in questione, a firma di Adam Heitzman, co-founder e managing partner di HigherVisibility (uno degli studi SEO più noti negli USA), è particolarmente efficace e ci dà una visione sintetica ma molto precisa di ciò che funzionava ieri e ciò che funziona oggi.

SEO mindset
Passato: nel passato l’obiettivo era focalizzarsi sulle keyword per ottenere un ranking migliore nella SERP.
Presente: oggi ci si deve focalizzare più sulla brand reputation, su come la gente è “coinvolta” dal nostro brand, nonché sulla qualità dei prodotti e/o servizi. In pratica puntare su questo migliora il ranking incrementando le condivisioni e i link naturali sul web. Il focus dovrebbe essere quindi su come il vostro brand è percepito piuttosto che sulla posizione nella SERP.

Keyword
Passato: nel passato ci si concentrava principalmente su una keyword principale. Si ricercava una parola-chiave sulla quale basare il lavoro di SEO e ci si focalizzava su quel termine e solo su quello.
Presente: oggi dipende tutto da quello che l’utente digita nel box di ricerca (vedi Semantic SEO). Ci si focalizza quindi sul keyword intent e sulle ricerche long tail. Essere creativi con le query di ricerca diventa molto più importante.

Link Building
Passato: i professionisti del settore sapevano che il link building doveva seguire le regole “white hat”, cioè essere il più naturale possibile. Nonostante questo, la succitata regola veniva il più delle volte ignorata. In pratica si cercava di creare il più alto numero di link possibile, preferibilmente ottimizzati per le keyword desiderate. Tanto più vari erano questi link e tanto meglio era, quindi l’attività includeva spesso directory e forum, anche di bassa qualità.
Presente: oggigiorno i link devono essere guadagnati ed è più importante costruire relazioni ed ottenere link da fonti rilevanti e autorevoli. Questo non significa che directory, forum e altre tattiche di link building non sono più praticabili ma soltanto che bisogna essere molto più selettivi.

Social Media
Passato: nel passato i social media non erano molto considerati in quanto i segnali social non contribuivano al ranking di Google e degli altri motori di ricerca. Dato che nel passato la SEO era correlata esclusivamente al ranking, i social media non avevano molto spazio nelle strategie di marketing aziendale.
Presente: oggi per le aziende i social media sono tanto importanti quanto la SEO. Nonostante tecnicamente essi non siano un fattore di ranking per Google, le opportunità di connettersi all’audience e accrescere la propria visibilità sono cresciute immensamente. Secondo questo articolo il 47% degli americani dichiarano che i loro acquisti sono influenzati principalmente da Facebook. Questo fa dei social media una delle priorità per chi lavora nel marketing.

Quanto sopra esposto significa di fatto che l’esperto SEO deve evolvere di pari passo con i motori di ricerca, tenendo conto di questi cambiamenti per definire la propria strategia. In altre parole, il metodo SEO utilizzato deve essere fluido e mai statico e questo significa che un professionista che operi in questo settore non deve mai smettere di aggiornarsi e studiare in modo da essere sempre “sul pezzo”.