Come eravamo (seconda puntata)

C’è un’attività che di tanto in tanto mi piace fare: andare su Internet Archive per vedere come eravamo. O, meglio, come erano i siti più famosi della Rete al momento del lancio o semplicemente tanti ma tanti anni fa. Un po’ per nostalgia, un po’ perché mi piace studiare come si è evoluta Internet nel corso di questi ultimi anni in termini di accessibilità, usabilità e grafica.

 Amazon (1999)

Considerato che stiamo parlando di circa quindici anni fa, il sito del e-commerce più famoso del mondo non è poi molto diverso da quello di oggi. La struttura si presentava sempre a tre colonne con le categorie commerciali piazzate a sinistra, come usava all’epoca. Una lacrimuccia è spuntata quando è stata notata la descrizione della “grandiosità del MiniDisc”, il supporto magneto-ottico inventato da Sony che oggi è solo un pallido ricordo. 

Amazon nel 1999

MSN (1996)

La pagina di MSN si presentava invece profondamente diversa da quella odierna. In pratica era completamente priva di qualsivoglia contenuto, anche perché tutto era riservato agli iscritti al servizio. Viene da chiedersi cosa fossero gli msCash pubblicizzati nel banner in alto…probabilmente una valuta da spendere esclusivamente sul network inventato da Microsoft nel 1995.  Ah, se eri nuovo su internet avevi la possibilità di accedere ad un apposito tutorial pubblicizzato sulla sinistra.

MSN nel 1996

Libero (1999)

“Da oggi Internet è libero!” declama il banner sulla sinistra, mettendo in bella mostra il CD che serviva a configurare il computer in modo che potesse navigare nella Rete. Certo, la struttura della homepage non aveva nulla a che vedere con quella di oggi, ma offriva comunque molti contenuti gratuiti: notizie, un archivio di software chiamato “Softcity” (“il sito dove potrete trovare di tutto”) e ben 25MB gratis su Digiland, dove qualsiasi utente poteva creare il proprio sito. Sulla colonna di destra i “Fili di Arianna” con le categorie ispirate alla directory di Yahoo! che aveva ancora il suo perché.

Libero nel 1999Università degli studi di Milano (1997)

Incredibile la pochezza di informazioni proposte sulla homepage di una delle più importanti università italiane. Un messaggio in rosso avvisa che i visitatori in un anno sono stati ben 320.420, pochissimi se si fa il paragone con quelli che potrebbe collezionare un sito del genere al giorno d’oggi. Da notare la disponibilità di una versione inglese del sito.

Il sito dell'Università degli Studi di Milano nel 1997

Parlamento italiano (1997)

Il sito in questione è essenzialmente uguale a quello di oggi: accesso diretto alla pagina della camera dei deputati e a quella del senato, un link che porta alle leggi della legislatura vigente e uno che porta all’ordine del giorno delle riunioni in seduta comune. Una nota in fondo ci avverte che l’infrastruttura informatica è fornita dal Senato…tanto per dare a Cesare quel che è di Cesare…

Il sito del Parlamento Italiano nel 1997

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